L’impatto del Covid sull’industria del calcio

Il costo della promozione persa

Le speranze di una ripresa a breve termine del calcio agonistico si sono ultimamente raffreddate in base ai rapporti del governo che suggeriscono che passeranno 6 mesi prima che la vita possa tornare alla normalità. Con un premio fino a € 109 milioni in entrate TV in palio per un singolo club, i candidati alla promozione per i campionati Big-5 sono naturalmente nervosi per l’esito della stagione in corso.

Le emittenti hanno il potere

Una delle questioni più significative che devono affrontare le leghe e i loro club è la potenziale perdita dei pagamenti dei diritti di trasmissione, per le partite attualmente sospese e soggette a cancellazione. Finora 3 grandi emittenti (Canal +, DAZN e beIN Sports) hanno annunciato la sospensione dei pagamenti, mentre molti hanno cercato di compensare i clienti attraverso extra di abbonamento o credito.
Ad oggi, in Italia, Sky non ha effettuato nessuna sospensione di pagamenti per gli abbonamenti Calcio e Sport.

Bloccata la costruzione di nuovi stadi?

Una grande vittima della pandemia di Covid-19 potrebbe essere rappresentata dai progetti di (ri) sviluppo dello stadio, che comprendono oltre 5 miliardi di euro di investimenti solo per le Big-5. Mentre alcuni lavori di costruzione continuano, altri sono stati sospesi e alcuni potrebbero essere a rischio a causa dell’impatto della crisi sulla capitalizzazione dei club e sulla capacità di indebitarsi.

Valori della squadra decimati

L’impatto di Covid-19 sul mercato dei trasferimenti è stato ampiamente segnalato. Le squadre della Premier League hanno perso un valore collettivo di 1,9 miliardi di euro dal 1 ° febbraio (-19%), mentre la perdita più piccola (-14% o 520 milioni di perdita di valore) è nella Ligue 1 francese.

Club acquirente vs club venditore

Le finestre di trasferimento imminenti dovrebbero essere tranquille, poiché anche i club grandi e benestanti cercano di proteggere la loro posizione in liquidità di fronte alla profonda incertezza sui ricavi a breve e medio termine.

I club “netti positivi”, molti dei quali si affidano al mercato dei trasferimenti per generare entrate fondamentali per la loro sopravvivenza, potrebbero avere difficoltà a trovare acquirenti per i loro beni ed essere costretti ad accettare commissioni più basse per coloro che riescono a vendere. In Italia un esempio potrebbe essere l’Udinese.

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